Spesso mentre ascoltiamo, pensiamo a come risponderemo. Potremmo distrarci e perdere parte di ciò che è stato detto. Potremmo non prestare molta attenzione ai segnali di comunicazione non verbale di chi parla.
Questo accade con particolare frequenza nel mondo del lavoro, dove il tempo di risposta ed i ritmi sono più serrati che nella vita privata.
Ma praticare un ascolto attivo nel lavoro di gruppo ha due vantaggi particolari in più rispetto ad altri contesti:
- instaurare relazioni solide;
- migliorare le competenze.
1 – Instaurare relazioni
L’ascolto attivo aiuta a instaurare relazioni solide ed aumentare la fiducia con i colleghi. Quando un collaboratore è ritenuto un buon ascoltatore attivo, colleghi e dipendenti gli si rivolgono per parlare di proposte, suggerimenti, idee e problemi lavorativi. Ed è così che nascono i nuovi progetti.
2 – Migliorare le competenze
Quando ascoltiamo colleghi e i collaboratori in modo attento e curioso, possiamo allargare gli orizzonti, migliorare le nostre competenze. Ci sono sempre alcuni dei nostri colleghi che sono più competenti di noi su certi aspetti: costruendo un dialogo costruttivo, possiamo trarre vantaggio dalla loro presenza senza alcun costo.
3 – Ascolto attivo: uno studio del 2004
Kubota, Mishima e Nagata (https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/14960831/) (2004) hanno esaminato gli effetti di un programma di formazione all’ascolto attivo sui quadri intermedi aziendali, riscontrando risultati positivi.
Nei luoghi di lavoro, gran parte dello stress vissuto dai dipendenti deriva dalle relazioni interpersonali e lo studio ha mostrato che i dirigenti che hanno appreso le capacità di ascolto attivo erano in grado di supportare meglio anche i dipendenti con problemi di salute mentale, fornendo loro un ambiente sicuro e più disteso, in cui condividere le loro difficoltà senza giudizio. Ciò ha portato ad un maggiore successo del dipendente e dell’azienda.
L’ascolto attivo non è appena un talento innato e può quindi essere insegnato ed allenato, come descritto nello studio del 2004.
Vediamo di seguito 7 tecniche, che possiamo usare:
7 tecniche per allenare le tue capacità di ascolto attivo
Ecco sette comuni tecniche di ascolto attivo (Bauer & Figl, 2008). Ogni tecnica è elencata con un esempio e una spiegazione dell’uso.
Tecnica | Scopo | Per raggiungerlo | Esempi |
---|---|---|---|
Parafrasare | Trasmetti interesse Incoraggia l’interlocutore a continuare a parlare | Riafferma le informazioni appena ricevute con parole tue. | “Quindi ti sei presentato alla riunione in tempo.” |
Verbalizzare le emozioni ascoltate | Dimostra di capire. Aiuta l’interlocutore a valutare i propri sentimenti. | Rifletti a parole i sentimenti e le emozioni di base di chi parla. | “E questo ti ha fatto davvero arrabbiare.” |
Chiedere | Ottieni maggiori informazioni | Fai domande. | “E dopo, Mauro non ha reagito?” |
Riassumere | Esamina lo stato di avanzamento Metti insieme idee importanti Stabilire una base per ulteriori discussioni | Riafferma le idee principali espresse, compresi i sentimenti. | “Queste sembrano essere le idee chiave che hai espresso: c’era poco tempo, ti sentivi frustrato, hai agito di conseguenza” |
Chiarire | Chiarire ciò che viene detto Aiuta l’oratore a vedere altri punti di vista. | Fai domande per affermazioni vaghe. Riformula le interpretazioni errate per forzare ulteriori spiegazioni. | “Hai detto che hai reagito immediatamente. Era sempre lo stesso giorno?” |
Incoraggiare ad approfondire | Trasmetti interesse Incoraggia l’interlocutore a continuare a parlare, approfondire. | Usa diverse intonazioni. Usa delle pause. Fai domande per avere dettagli. Offri idee e suggerimenti. | “A fine riunione, il manager si è rivolto direttamente a te. Come si è comportato nel farlo?” |
Silenzio attivo | Stare in silenzio Annuire | Scegli volontariamente di non intervenire, quando l’inerterlocutore ha finito di parlare. L’interlocutore percepisce il silenzio dell’ascoltatore in maniera incoraggiante e tenderà a riflettere e a fornire maggiori informazioni per chiarire il suo pensiero. Non esagerare con pause e silenzi troppo lunghi. | Silenzio |
L’ascolto attivo serve solo per il lavoro in team?
L’ascolto attivo è un’abilità che chiunque può imparare.
È uno strumento vitale per il lavoro in team di professionisti, consulenti e impiegati, per connettersi empaticamente con i loro clienti e colleghi. Ma è
anche utile per una migliore comunicazione con la famiglia e gli amici.
Praticare l’ascolto attivo può approfondire le connessioni nelle tue relazioni e aiutare a creare legami più forti e duraturi.
Prova alcune di queste 7 tecniche alla prossima occasione di ascolto attivo che ti capiterà: percepirai una immediata sensazione di miglioramento.
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