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Agile: cos’è e perché è molto utile per il cambiamento

Il cambiamento è una costante. Aziende, organizzazioni e persone, però, si affannano a “trattarlo” come fosse un’eccezione.

Tanti si trovano spiazzati di fronte a ciò che muta e faticano moltissimo per adattarsi, ma il cambiamento è una costante: tutto cambia, più o meno lentamente, ma cambia.

La pandemia e il successivo lockdown sono stati un acceleratore di cambiamento di portata globale eravamo impreparati e, di conseguenza, molte realtà imprenditoriali non ce l’hanno fatta. E se da questa esperienza dobbiamo imparare qualcosa, allora iniziamo con il fare una riflessione seria sul concetto di cambiamento.

Cosa serve alle aziende oggi

Le aziende hanno bisogno di strutture snelle, poco (o nulla) gerarchiche, veloci, capaci di sfruttare al meglio la tecnologia, che hanno ristretto la burocrazia al minimo indispensabile e che siano in grado di sviluppare un approccio adattivo.

La domanda che tutte le aziende, oggi, dovrebbero porsi è: se il cambiamento è una costante, come posso organizzare la mia azienda in modo tale che non sia travolta dai continui cambiamenti ma che, anzi, sia in grado di evolvere continuamente per governarli?

La risposta è Agile.

Agile è un modo di essere

Si scrive Agile (e si legge “agiàil”) ed è innanzitutto un mindset che viene raccontato nell’Agile Manifesto [1]: 4 valori e 12 principi che nascono nello sviluppo software ma che vengono efficacemente estesi a qualsiasi altra realtà; questo perché tutte le organizzazioni adottano processi produttivi finalizzati alla creazione di valore attraverso prodotti/servizi, e tutte le organizzazioni possono – devono! – continuativamente migliorarsi per poter rimanere competitive sul mercato.

Veloci cambiamenti, necessità di affrontare situazioni a complessità crescente, mercati da ri-conquistare continuamente, clienti sempre più esigenti, necessità di abbracciare il principio del miglioramento continuo: queste sono le ragioni per adottare il Mindset Agile [2].

Agile non è solo per le aziende

A ben vedere, però, i presupposti per adottare il Mindset Agile non sono confinati soltanto nel mondo del business. Il principio del miglioramento continuo, il focus sul lavoro in team e la necessità di operare in logica collaborativa, hanno portato una produttiva applicazione anche in altri ambienti.

Agile è adottato oggi nell’istruzione scolastica all’interno dell’Ashram College in Olanda; pioniere di questa iniziativa è stato il prof. Willy Wijnands, a cui si deve la nascita della community EduScrum e la diffusione di questo approccio anche al di fuori dell’Olanda. EduScrum è un processo educativo di collaborazione attiva in cui il paradigma d’insegnamento viene capovolto: il docente determina il “perché” e il “cosa”, e gli studenti lavorano in team per determinare il “come” [3].

Ma il mindset è adottato anche in famiglia! Googlando “agile family” si trovano molti articoli e video che raccontano come il Mindset Agile sia stato utilizzato per gestire la quotidianità e la complessità della vita tra le mura domestiche, in cui cambiamenti, necessità crescenti, conflitti generazionali e orari stressanti sono una costante che assorbe quotidianamente infinite energie.

Agile: i primi passi da fare per introdurlo in azienda

Imporre Agile dall’alto all’intera organizzazione è un errore che ha dimostrato di portare al totale fallimento della transizione. E questo perché spesso è solo una “ripavimentazione”, ovvero cambiano i nomi dei ruoli e delle riunioni ma si continua a lavorare come si è sempre fatto.

L’esperienza ci insegna che il modo migliore per introdurre Agile è partire da un progetto pilota, creando una cellula agile all’interno di una struttura organizzativa tradizionale.

Nella cellula si avvia un progetto formativo per condividere la conoscenza e creare un livello comune da cui partire, poi si sceglie una metodologia di lavoro (spesso Scrum) e infine si comincia la produzione per iterazioni. Risultati apprezzabili si riescono a ottenere già dopo tre mesi di sperimentazione.

La cellula agile è supportata da un Agile Coach esterno che si preoccupa di formare, facilitare e supportare l’adozione di Agile garantendo che ci sia sempre un allineamento con i valori e i principi ispiratori. La trasformazione aumenta le sue probabilità di successo se si riesce a ottenere il coinvolgimento di tutti i principali stakeholder esterni alla cellula Agile, ad esempio figure del business, manager e dirigenti interessati e coinvolti nei risultati del progetto.

Leggi anche I Principali vantaggi della Metodologia Agile 

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